sabato 18 febbraio 2012

Arrivederci...

Dopo essere tornata per tre settimane in Italia ad inizio dell'anno, il 2 febbraio, quando Stefano che era sceso per spendere una settimana di vacanze con i suoi cari ripartiva per l'Olanda, ho deciso di seguirlo e tornare con lui.
Partire, ovunque sia la destinazione, è sempre un'esperienza che non vorresti mai provare.
Per quanto possa essere interessante vivere all'estero, rimane sempre la nostalgia e la consapevolezza che stai lasciando i tuoi affetti e ti troverai a 1500 km di distanza. E viceversa quando si torna a casa, ti ritrovi a lasciare una parte di te li.
Da un anno mi sento in continua pressione, spintonata qui o lì, oppressa dal peso di dover scegliere se stare da una parte o da un altra, di scegliere tra un affetto o un altro.
Recenti avvenimenti mi hanno sconvolto a tal punto da convincermi di passare l'anno nuovo più all'estero che in Italia, viste le continue pressioni psicologiche che mi venivano fatte sia volontarie che involontariamente.
Proprio un anno fa il mio ragazzo ha trovato lavoro in Olanda e in due settimane se n'è andato in un altro paese sconvolgendo la mia vita. Credevo che quei mesi fossero i più brutti che mi potessero capitare. Non volevo che si ripetesse la sensazione di abbandono che abbiamo entrambi provato nei confronti dell'altro, e così spinta dall'idea di passare l'anniversario di questa nuova vita insieme, eccomi nelle terre olandesi esattamente un anno dopo. Era addirittura il primo aereo che prendevamo insieme!
Ma le cose non vanno mai come le progetti, la vita è una grande beffa, e quando pensi di averla raggirata, lei ti colpisce alla spalle e ti pugnala al cuore.
Appena messo piede nella casa olandese ricevo una bruttissima notizia dall'Italia, e prima ancora di poter fare qualcosa per poter tornare immediatamente, la neve che tanto aspettavo di vedere si è rivelata essere la mia peggior nemica. Come tutti sanno l'ondata di gelo che ha colpito l'Italia ha provocato non pochi disagi, soprattutto lungo la costa adriatica. I miei genitori mi hanno suggerito di rimandare il ritorno fino a quando la neve non si sarebbe sciolta e sarebbe stato più semplice recuperarmi all'aeroporto.
Purtroppo la neve si è sciolta troppo lentamente...
Non biasimo nessuno se non me stessa per aver abbandonato un affetto a me caro nel momento del bisogno...
Mi sono concentrata così tanto sui miei problemi che ho perso di vista le cose veramente importanti della mia vita, le quali non riguardano il vivere all'estero, non riguardano le esperienze e le pazzie fuori porta, ma l'incredibile calore di una piccola fiammella che ha sempre riscaldato me e l'intera casa.
Quella fiammella s'è spenta velocemente, mentre io ero lontana, a progettare un futuro che non rispecchiava affatto la realtà.
E mentre un anno fa soffrivo e sognavo di poter essere al fianco del mio ragazzo nell'esperienza olandese, oggi vorrei poter tornare indietro nel tempo e non essere mai partita.
Il rimorso, aver aperto gli occhi troppo tardi, una ferita che non si rimarginerà mai, sanguina dolorosa mentre inseguo dei mulini a vento...
Ironica la vita...
Un consiglio a chi ha intenzione di lasciare la propria patria per l'incerto, e soprattutto a chi come me parte per inseguire qualcuno: non è sempre tutto rose e fiori, ricordatevi che state lasciando quello che conoscete per l'ignoto, state salutando le persone che amate, e che non sempre capiscono perché le stiate abbandonando...quindi assicuratevi di non lasciare dietro di voi affetti cari e conti in sospeso...potrebbe essere troppo tardi per tornare...
Questo blog si prende una lunga pausa.

sabato 7 gennaio 2012

Festività

Il 2012 è arrivato, e chissà cosa ci riserverà...Nel frattempo avete passato delle buone feste?
Il nostri natale e capodanno sono stati all'insegna della tranquillità e del focolare casalingo...
Ma non perché nei Paesi Bassi non ci sia aria di festa, anzi...
I preparativi cominciano già a metà novembre, per poi sfociare nei festeggiamenti del 6 dicembre per il giorno di San Nicola, conosciuto come San Nicola di Bari nell'Italia meridionale e festività molto sentita qui in Olanda, molto più del Natale.
Effettivamente quello che tutti noi chiamiamo Babbo Natale altro non è che una trasfigurazione del Santo Nicola di Myra, e il mito della figura bonaria che porta doni ai bambini nasce proprio in queste terre.
Come spiega wikipedia:

Santa Claus ha origine da Sinterklaas, il nome olandese del personaggio fantastico derivato da san Nicola, che viene chiamato anche Sint Nicolaas; questo spiega anche l'esistenza di diverse varianti inglesi del nome (Santa Claus, Saint Nicholas, St. Nick).
Gli abiti di Sinterklaas sono simili a quelli di un vescovo; porta una mitra (un copricapo liturgico) rossa con una croce dorata e si appoggia ad un pastorale. Il richiamo al vescovo di Mira è ancora evidente. Sinterklaas ha un cavallo bianco con il quale vola sui tetti; i suoi aiutanti scendono nei comignoli per lasciare i doni (in alcuni casi nelle scarpe dei bambini, lasciate vicino al caminetto); arriva in piroscafo dalla Spagna ed è accompagnato da Zwarte Piet.
Quindi non deve stupire se nei Paesi Bassi questo Vescovo diventato poi Santo è molto più festeggiato che in altre parti, soprattutto per i bambini che aspettano impazienti di ricevere regali e calze ricolme di dolcetti.
Secondo la tradizione, Sinterklaas arriva dalla Spagna su un vaporetto insieme ai suoi due aiutanti, gli Zwarte Piet, che hanno sembianze di servi moreschi (e per questo molto criticata e accusata di razzismo), dall'aspetto "clownesco" che saltano sui tetti e distribuiscono caramelle ai bambini, minacciando quelli cattivi di portarli via.
Il 6 dicembre Sinteklaas sbarca ad Amsterdam e compie una parata in groppa al suo cavallo bianco lungo la famosa Damrak. Di solito successivamente si reca anche in altre città olandesi.
Nelle scuole olandesi i bambini compongono poesie, cantano canzoni dedicate al santo e si scambiano piccoli regali, ricreando l'atmosfera di condivisione e generosità che fanno parte della storia di San Nicola.
Dolci particolari che si trovano in questi giorni sono delle lettere di cioccolato, di cui si compra l'iniziale del nome per ogni componente della famiglia.

Purtroppo devo dare una brutta notizia dicendo che panettone e pandoro non sono purtroppo molto famosi quassù, ma cercando bene nei supermercati che vendono prodotti italiani qualcosa si riesce a trovare. Nel dubbio noi ce li siamo fatti spedire direttamente dall'Italia!
Il nostro Natale è stato molto italiano, con tanto di pranzo domenicale composto da lasagne e una bella fetta di pandoro per dolce.
Per il capodanno invece avevamo progettato di unirci ai Tilburgesi e festeggiare l'arrivo dell'anno nuovo all'Eftling, il parchi divertimenti più grande dei Paesi Bassi che si trova a pochi km di distanza dalla città, ma il brutto tempo ci ha costretto a casa, nonostante ovviamente non abbia fermato i nativi olandesi, per loro infondo erano solo due gocce d'acqua, mentre l'idea di prendere le bici per arrivare alla stazione dell'autobus  e ritrovarsi a girare tutta la notte sotto la pioggia, zuppi come pulcini, per noi era terribilmente demotivante.

Nonostante tutto abbiamo assistito ad un bello spettacolo dopo la mezzanotte, quando ogni casa di ogni città olandese ha tirato fuori il suo armamento di fuochi d'artificio e ha festeggiato il nuovo anno fino alle 2 inoltrate. Nessuna miccetta, raudi o altri fastidiosi spari senza senso durante la giornata, ma tanti, tantissimi fuochi colorati che illuminavano a giorno il cielo.
Sotto anche un breve video della visuale dal balcone di casa nostra...