sabato 30 aprile 2011

30 Aprile 2011

E rieccomi nelle terre olandesi dopo un breve periodo riorganizzativo in Italia.
Stavolta resterò per 20 giorni, e l'obbiettivo prefissatomi è di scrivere un post per ogni giorno che spenderò qui.
Partiamo dunque dal principio: la partenza.
Seconda volta alla prese con un volo aereo, prima volta da sola. Arrivo in aeroporto accompagnata dai miei e lascio la valigia al check-in per essere imbarcata. Dopo di che saluto mamma e papà e passo attraverso lo scanner con il mio bagaglio a mano.
L'attesa prima della partenza è stata irrisoria , dopo dieci minuti ero già seduta in aereo lato finestrino a godermi il viaggio. Mettendo la valigia nello scomparto in alto ho preso uno strappo al fianco che mi ha fatto vedere le stelle, purtroppo attrezzatura fotografica e computer sono abbastanza pesanti da sollevare! Per fortuna ho fatto pena ad un signore dietro di me che mi ha aiutato a sollevare e posizionare la valigia, altrimenti credo ci sarei stata fino a sera!
Mentre l'aereo si posizionava sulla pista ho visto la macchina con i miei genitori dentro che mi stavano guardando dal parcheggio e mi ha preso un po di magone pensando che nonostante siano spesso noiosi già mi mancavano :P

Il viaggio è stato tranquillissimo, leggendo alcuni articoli della rivista della ryanair e facendo un paio di sudoku sorvolavamo già le vaste pianure verdi olandesi.
Atterrati all'aeroporto di Eindhoven con ben 20 minuti di anticipo, mi dirigo al nastro per ritirare il mio bagaglio. Stefano è arrivato con il pullman 10 minuti più tardi, lo stesso che abbiamo preso per andare alla stazione di Eindhoven e prendere il treno che ci avrebbe portato a casa.
Inutile dire che ho lasciato un Italia nuvolosa e ho trovato invece un Olanda soleggiata e caldissima. Se non fosse per il vento che la contraddistingue, avrebbe un clima perfetto!

Il 30 Aprile è il giorno del Queensday, festività nazionale in onore del compleanno della regina Beatrice. Le città erano tutte addobbate con bandiere e festoni arancioni, così come le persone, che giravano rigorosamente vestite con il colore nazionale e ornamenti vistosi come cappelli da giullari, cerchietti per capelli con le coroncine, parrucche arancioni e colori della bandiera disegnati sulle guance.
Da Queensday 30 Aprile 2011
A Tilburg nel pomeriggio c'erano bancarelle e artisti di strada, molti pub avevano organizzato degli spettacoli all'aperto con musica e dj, purtroppo la musica non è proprio il nostro genere preferito in quanto qui va molto la trance.
Visto il bel sole che c'era, Stefano ha preso un gelato in centro, era buonissimo!
Il resto del pomeriggio l'abbiamo passato girando per negozi, mentre compravamo la nostra cena guardavo con curiosità i tipici prodotti locali che si trovano comunemente nei supermercati olandesi. Ad esempio, una curiosità interessante è che qui oltre alle cotolette di pollo normali si trovano anche con panatura ai cereali, cosa che in Italia si usa meno e di solito sul pesce più che sulla carne. Zuppe a volontà, cibi piccanti e fritti vanno molto di moda, così come i dolci fatti con il burro...tanto burro! Addirittura anche il sapore dei normali biscotti che si trovano pure da noi cambia per adattarsi ai palati olandesi..Comunque, molti sono i prodotti italiani, alcuni tristissime repliche di ricette che di italiano hanno solo il nome, altri che arrivano da marche italiane e che sono la salvezza di noi expat che non vogliamo rinunciare alla dieta mediterranea.

domenica 17 aprile 2011

4 Aprile 2011

Siamo arrivati al 4 Aprile, lunedì. Svegli relativamente presto, Fabio e il padre vanno alla ricerca di un autonoleggio nei pressi di Tilburg. Purtroppo non c'è stato modo nemmeno stavolta di affittare una macchina, visto che da una parte hanno dichiarato di non avere auto disponibili e da un altra hanno sostenuto che senza patente olandese non potevano affittarle, anche se tutti sanno che con la patente europea si può guidare ovunque. Dopo questo brutto episodio ci riuniamo e decidiamo di visitiare il "parchetto" vicino casa. Passeggiando incontriamo un coffe shop, sbircio dentro.
Ha l'aspetto di un pub, con sedie e tavoli. Non sembra nemmeno che vendano droghe, se non fosse per il cannone disegnato sull'insegna!
Da 04 Aprile 2011
Passiamo davanti una torre altissima che in realtà non è altro che un antico serbatoio d'acqua. Una statua ai piedi della torre con una bambina che porge le mani verso una fontana lo conferma. Sembra uscita fuori da una favola, invece non è altro che un semplice serbaotio idrico..
Il parco aveva un laghetto con tantissime anatre che appena ci vedono si  mettono in fila aspettando vicino alla riva che gli dessimo qualche pezzetto di pane. Purtroppo non ne avevamo con noi, ma si dice che se imparano a conoscerti lo vengono a prendere dalle mani, uomo e natura vivono talmente a contatto tra di loro che gli animali della zona si possono dire siano quasi tutti "addomesticati". Molta gente viene a prendere il sole o a fare pesca sportiva in questo laghetto. Essendo l'Olanda nata sopra una zona paludosa, il territorio è pieno di laghi sparsi anche in pieno centro nelle città.
Da 04 Aprile 2011
Noto subito un ponte tibetano che parte dalla riva e attraversando il lago arriva all'isoletta centrale. Come farsi sfuggire un occasione del genere??? Ci siamo divertiti per un po' eplorare la zona, ed io ho fatto un sacco di foto alle anatre che sono buffissime a terra per via della loro goffa camminata, ma in acqua sfrecciano velocemente lasciando delle vistose scie dietro di loro.
Guarda il video girato da Stefano sul parco e le anatre
Il tempo passa ed è ora di pensare al pranzo..ci dirigiamo al Lidl vicino casa, dove ci procuriamo alcune provviste. Spaghetti, passata di pomodoro, olio, sale, e qualche spezia.
Collaudiamo per la prima volta la cucina di Stefano! Mentre il padre pianta basilico e salvia in terrazzo, Fabio si mette ai fornelli e io lavo posate e piatti che non erano ancora stati mai usati. Visto che il pranzo era preoccupatamente piccante, decido di prevenire il peggio e farmi una porzione tutta per me di spaghetti all'olio.
Arrivati al pomeriggio Fabio e il padre aiutano Stefano a montare la cappa in cucina e svolgere qualche altro lavoretto per rendere la casa funzionale, mentre io inorridita dal disordine rifaccio il letto e spazzo per terra.
Da 04 Aprile 2011
Sono quasi le cinque quando finalmente siamo pronti ad uscire. Mai errore più grande! Dovevamo fare una copia delle chiavi dell'appartamento in modo che il giorno dopo io potessi chiudere casa mentre Stefano era al lavoro, dato che sarei tornata in Italia, ma il solito problema dei negozi che chiudono alle sei non ci era ancora entrato in testa.
Prendiamo i biglietti del treno per dirigergi a s'Hertogenbosch, detta anche comunemente Den Bosch. Il nome di questa città è particolare, significa La foresta del Duca. Il duca in questione era Hendrik I il quale rese la città un importante centro commerciale.
Den Bosch è stata premiata nel 2010 come la città olandese più ospitale, e appena arrivati non possiamo non notare un'enorme via vai di gente alla stazione. Basti pensare che il parcheggio di biciclette si trova sotto terra e ha ben tre piani dedicati!
Da 04 Aprile 2011
Fuori dalla stazione ci aspetta Doortje, la signora che ha ospitato Stefano durante il primo mese di soggiorno e lo ha aiutato a destreggiarsi tra i vari impicci burocratici. Salutiamo e la famiglia ringrazia per la cortesia, porgendole un piccolo regalo arrivato direttamente dall'Italia. Doortje guarda Stefano e gli chiede "Perchè questo gesto?", dopodichè ci invita a salire in macchina con lei per trovare un parcheggio libero e farci fare un giro della città.
La prima cosa che colpisce la nostra attenzione è una fontana a forma di trivella! Catturava l'acqua e muovendosi a spirale quest'ultima raggiungeva la cima per poi essere rigettata nel lago. C'era anche una panchina a forma di divano posta in posizionee strategica di fronte alla fontana, in modo da poter restare a contemplarla mentre ci si riposa!
Da 04 Aprile 2011
Camminando camminando ci dirigiamo verso l'interno della città, verso il centro. La cattedrale di Saint Jan è imponente e domina l'intero cielo sopra la città. E' considerata ovviamente l'orgoglio della città, e costruita con stile gotico del Brabante, mostra per così dire "sfacciatamente" il periodo di prosperità che s'Hertogenbosch ebbe nel medioevo.
Purtroppo come tutto il resto, anche la cattedrale ha la chiusura delle porte alle 17. Peccato, Doortje ci aveva detto che all'interno è bellissima. Sarà per la prossima volta.
Ci dirigiamo verso la piazza dove si erge la statua di Jheronimus Bosch. Quest'uomo è considerato il più famoso residente della città, un artista del 1500 a cui oggi è dedicato un Art center e alcuni suoi dipinti sono visibili nel museo del Brabante. Ogni anno sembra che la città commemori il suo eccelso cittadino con un evento culturale ispirato alla vita del personaggio.
In pieno centro troviamo anche la Town Hall, che oggi in realtà consiste in tre case unite insieme.
Continiamo con il giro esplorativo, Doortje ci mostra i canali che attraversano la citta e ci spiega che è possibile fare giri turistici in barca. Segnato!
In cima ad una porta c'è uno zoccolo di legno..chiediamo "cos'è?". La signora ci spiega che un tempo per designare le professioni sopra ogni ingresso delle case venivano appesi dei simboli, e in quel caso significava che in quella casa viveva un calzolaio.
Da 04 Aprile 2011
Alla fine sbuchiamo sulle mura, dove scorre il fiume che costeggia la città e sull'altra sponda una distesa di verde arriva fino all'orizzonte. Una piccola stradina di campagna parallela al letto del fiume collega la città di Den Bosch con la cittadella di Vught, per un percorso totale di quasi 7 km.
Da 04 Aprile 2011
Doortje ci racconta che molte persone fanno quel tragitto a piedi o in bici, chi per allenarsi in mezzo alla natura, chi per passeggiare lontano dai centri abitati. Anche qui anatre e altri uccelli a volontà, tra cui vediamo anche alcuni esemplari di cigni canadesi, i quali sono un po' più grandi delle anatre ma più piccoli dei cigni veri e propri.
Guarda il video
A questo punto Doortje ci invita a risalire in macchina per portarci a vedere i cigni! Lei abita proprio a Vught, che è un paese piccolino dall'aspetto residenziale, e ogni quartiere sembra avere più o meno il suo laghetto personale con anatre e cigni annessi. I cigni sono del tutto selvatici, eppure si trovano a pochi passi da un signore che gioca a palla con suo figlio. Lo scenario è incredibile per noi. La prima coppia di cigni che vediamo aveva un nido grandissimo in cui la femmina sedeva, mentre il maschio si preoccupava di scacciare le anatre dal suo lago!
Da 04 Aprile 2011
Poi ci spostiamo in un altra zona con un lago ancora più ampio, e li scorgiamo una bellissima coppia di cigni neri! Come fama vuole, in acqua i cigni sono maestosi e si muovono con grazia e delicatezza. I problemi arrivano quando devono tornare a terra...abbiamo avuto modo di vedere uno dei cigni provare a salire sulla sponda dandosi una spinta senza però avere successo la prima volta e ricadere goffamente con un tonfo in acqua! E' stata una scena buffissima!
Da 04 Aprile 2011
Anche Vught ha una chiesa che per dimensioni è spropositatamente grande rispetto al paese che la ospita. Tra l'altro Doortje ci dice che la chiesa non è usata da anni in quanto i cattolici nei Paesi Bassi sono sempre di meno e presto verrà riutilizzata come museo.
Da 04 Aprile 2011
Per cena andiamo in un ristorante caratteristico olandese. Per fortuna abbiamo la nostra interprete che ci spiega il menu! Prendiamo tutti la carne, che ci viene servita con patatine e insalata, e ovviamente palline di burro! La loro cucina è molto ricca di questo ingrediente, che se possono mettono ovunque. Ovviamente noi restiamo fedeli alla tradizione italiana e ci accontentiamo della semplice carne, che però aihmè scopro essere piccante all'esterno! Ho dovuto scontrornarla tutta e mangiare solo l'interno per non rischiare :( Nonostante l'inconveniente comunque devo dire che era molto buona. Stefano e Fabio decidono di prendere anche un dessert, delle palline di gelato alla vaniglia con cioccolato fuso sopra. Gnam!
Dopo cena siamo passati nei dormitori di una studentessa americana ad Eindhoven. Stefano l'aveva contattata tramite un annuncio per raccattare alcune cose per la casa che stava dando via, in quanto sarebbe tornata a casa dopo il periodo di studi in Olanda. Con pochi euro è riuscito a portare a casa asciugacapelli, bollitore, raccoglitori vari, uno zaino, ecc..ec...
Siccome non avevamo ancora un piano per il giorno seguente nel quale noi dovevamo ripartire mentre Stefano doveva tornare a lavoro, Doortje si è offerta di accompagnarci lei fino all'aeroporto giacchè doveva andare ad Eindhoven per delle faccende.
Guarda tutte le foto della giornata. Clicca su play, e se clicchi di nuovo vedrai le foto ad alta risoluzione
Così il giorno dopo sveglia alle 6 e tre quarti in quanto dovevo prepararmi a sgombrare il campo prima che Stefano andasse a lavorare. Lui prende la bici, ma fino alla stazione andiamo a piedi perchè non volevo rischiare di rompergliela salendo in due; sarebbe stato un problema per lui visto che in Olanda la bici è l'unica fonte di salvezza, altrimenti bisogna scarpinare e vi assicuro che tre giorni di giri ininterrotti mi hanno fatto sognare biciclette tutte le notti!
Da 05 Aprile 2011
Alla stazione Stefano compra il biglietto per Boxtel, ci dirigiamo al binario e mentre aspettiamo che il treno arrivi ci salutiamo, anche se i saluti non sono mai una bella cosa, sopratutto quando ti ritrovi lo scenario da film rosa dell'amato che sale e ti saluta dal finestrino del treno in partenza..Che atmosfera deprimente! Comunque, nonostante il saluto melodrammatico, agli altri era venuta una certa fame e voglia di colazione!
Guarda il video sul parcheggio di biciclette della stazione di Tilburg
Purtroppo, altra brutta notizia per gli italiani: i bar e in generale tutti i negozi non aprono prima delle 9! Essendo le 8, era difficile trovare qualcosa aperto, ma il padre di Fabio e Stefano non si da per vinto, e ci costringe ad una maratona per la città sbuffando e lamentandosi ad ogni bar chiuso che incontravamo. "Qui non hanno la cultura del caffè! ma come fanno! non capiscono niente questi olandesi!" eheh..in realtà io ho letto che molti hanno l'abitudine di mangiare salato la mattina, e la cosa mi va benissimo visto che amo fare colazione con tramezzini e sandwiches! Arriviamo ad un centro commerciale, anch'esso con tutti i negozi in via di organizzazione per la giornata, con i commessi che lavavano le vetrine, sistemavano i nuovi arrivi, facevano l'inventario.
Da 05 Aprile 2011
Avendo alla fine girato quasi tutto il centro finalmente l'orario di apertura era giunto, così ci siamo fermati al primo bar aperto. In realtà era più una pasticceria che un bar, aveva un bancone lunghissimo con milioni di leccornie. Io non avevo fame ma vengo costretta a prendere anch'io un croissant! XD Poi ordinano due cappuccini, e alla cassa elenco la nostra spesa. La cosa buffa è che dicendo alla commessa "three croissant" lei mi ha chiesto "due?" confondendo forse il suono simile con la pronuncia del due olandese che è "twee". Ma vabbè, dettagli.
Da 05 Aprile 2011
In strada non c'era anima viva, giusto qualche persona con valigetta che si dirigeva al lavoro e qualche passante sporadico. Mi faceva sorridere pensare che d'estate mi tocca sempre tenere le finestre chiuse perchè le vicine di casa cominciano a spettegolare alle 7 di mattina. Ma cosa fanno gli olandesi tutto il giorno?
Torniamo alla stazione dove decidiamo di prendere il biglietto per Den Bosch e farci un altro giro in città visto che ormai Tilburg la conoscevamo come le nostre tasche.
Per non sbagliare andiamo direttamente a comprare i biglietti all'ufficio, dove anche questa volta il mio inglese maccheronico sembra essere stato capito! Infatti riceviamo i tre biglietti, guardiamo i display dei treni che Stefano ci aveva spiegato in precedenza come leggere, e aspettiamo il nostro passaggio. Nell'attesa facciamo una capatina in bagno. L'ultima ad andare sono io. I bagni della stazione sono a pagamento, 50 cent, una volta entrati è tutto automatico. La porta si chiude, la tavoletta si abbassa, fai le tue cose e poi...Oh no! Ancora un lavandino incomprensibile! Allungo le mani dentro una sorta di scatola di metallo, e ricevo il sapone. Di nuovo con le mani insaponate e nessun segno di acqua...il panico si insidua in me, mi guardo intorno ma non vedo nessun oggetto che assomigli ad un rubinetto..tutto ad un tratto dalla stessa scatola esce fuori uno spruzzo d'acqua che mi fa il bagno completo, scendendo con una pressione altissima. Aspettando altri 5 minuti sempre dallo stesso buco esce dell'aria calda per asciugare le mani..Boh! Un esperienza traumatizzante! Esco dal bagno e guardo il binario: il treno era arrivato e stava gia partendo! Con due minuti di anticipo!!! Non mi era mai successo di perdere il treno perchè arrivato con anticipo! Non ho parole! Ma se non fosse stato per il lavandino indemoniato l'avremmo preso, maledetti rubinetti olandesi!
Comunque niente di grave, perchè un altro treno sarebbe passato dieci minuti dopo. Per fortuna il sistema ferroviario è del tutto differente da quello Italiano, questo c'è da ammetterlo.
Arriviamo sani e salvi a Den Bosh, e finalmente riesco a vedere la statua del Drago. Siccome la città è caratterizzata da mura fortificate che la rendevano inespugnabile, e si trova nell'area paludosa del delta di due fiumi, gli abitanti inventarono l'eroico nickname di "Invincibile drago paludoso".
Da 05 Aprile 2011
Abbiamo preso un'altra strada rispetto a quella fatta il giorno precedente in quanto eravamo a piedi, ma riconoscendo alcune vie del centro sono riuscita a portare l'equipaggio allo sportello per turisti VVV. Finalmente trovato un ufficio aperto, mi fiondo a chiedere una mappa in quanto quel giorno non avevamo il supporto del navigatore di Stefano. L'addetta mi regala anche una guida alla città con tutte le info turistiche necessarie. Tutta contenta di aver sostenuto anche questa conversazione, srotolo la mappa e insieme a Fabio decidiamo di proseguire per il centro fino ad arrivare alla cittadella. La cittadella era una fortificazione posta su di una penisoletta che faceva da controllo tattico delle navi che arrivavano dal fiume, in cui oggi è conservato l'archivio storico del Brabante.
Stanchi e affamati, decidiamo di tornare alla stazione ed aspettare l'arrivo di Doortje.
Da 05 Aprile 2011
All'interno della stazione di sono dei chioschi attrezzati con gelati e patatine, in più sul fianco di essi ci sono dei piccoli "fornetti" che tengono caldi hamburger e crocchette di pollo i quali possono essere comprati inserendo le monetine, come un distributore automatico.
Da 04 Aprile 2011
Abbiamo comprato inizialmente le patatine, poi un hamburger. Io ho passato, ma ad una certa ora la fame si è fatta sempre più insistente così ho girato a lungo intorno al chiosco sgaiattolando furtivamente alle spalle dei passanti per spiare cosa mangiavano e vedere se mi ispiravano o no. Alla fine opto per un kipburger, ovvero un panino al pollo. La scelta è stata azzeccata in quanto era buono, un hamburger di pollo con insalata e salsa rosa.
Da 05 Aprile 2011
Ovviamente neanche quello fa molto bene al mio stomaco, infatti qualche fastidio è arrivato subito dopo come temevo, ma ormai il viaggio era quasi giunto al termine e non avevo più momenti preziosi da spendere con Stefano, quindi che importava! Doortje mi manda un sms dicendo che sarebbe arrivata verso le 2, così ci prepariamo in strada appena vediamo la sua auto parcheggiarsi davanti la stazione. Sistemiamo i bagagli e vengo spedita al sedile del passeggiero davanti! Così inizia un altra prova di inglese per me! Avrei avuto voglia di raccontarle molte più cose ma sono ancora molto legata con l'inglese parlato e quindi mi sono limitata a rispondere alle sue domande e fare qualche osservazione sul tempo e l'ambiente :P Spero di non essere sembrata troppo imbranata! Povera me! Non avevo mai avuto modo di testare il mio inglese dal vero!
Arrivati all'aereoporto salutiamo e ringraziamo ancora Doortje che è stata supergentilissima..ci aspettano alcune ore di attesa prima del ritorno a casa.

Dopo un giro al chiosco dei suvenirs in aeroporto, che aveva comunque per la maggiorparte suvenirs di amsterdam (la zona di eindhoven non è una zona comunemente turistica, si sa, chi va in olanda va ad amsterdam che sicuramente è non solo la capitale ma anche la più vitale e fuori dagli schemi). Decido di farmi un giro all'edicola, dove trovo il sudoku e un libricino di dutch. Olandese-Inglese. Bene! Compro entrambi ed ammazzo il tempo con numeri e parole nuove.
Il controllo di sicurezza ad Eindhoven è stato sicuramente più accurato rispetto a Pescara dove ci hanno quasi gettato in aereo :P Abbiamo quindi aspettato un po di più, anche perchè davanti a noi c'era una scolaresca italiana in ritorno da una gita!
Il ritorno in Italia invece è stato altrettanto bello nonostante un pò di turbolenza, ma l'unico fastidio è stata la nebbia che non permetteva di fare foto nitide! Abbiamo avuto la fortuna di vedere il tramonto dal mare adriatico, e ovviamente ho fatto foto a volontà anche stavolta!
E' stato un pò un brutto colpo vedere la macchina di Stefano fuori dall'aeroporto...tra l'altro non credo di essere mai salita nel sedile posteriore di quell'auto in vita mia! direi che c'è una prima volta per tutto!
Guarda tutte le foto del ritorno a casa. Clicca su play, e se clicchi di nuovo vedrai le foto ad alta risoluzione
Concludendo, il mio primo vero e serio viaggio all'estero è stato bello, emozionante e soprattutto da rifare!
Ma l'Italia per me resta sempre l'Italia, con la sua millenaria storia e cultura, non siamo secondi a nessuno. Peccato per la politica e la mentalità di certa gente negli ultimi anni, saremmo proprio un bel paese se ce lo permettessero.

Sempre caro mi fu quest'ermo colle.

sabato 16 aprile 2011

3 Aprile 2011

Il giorno dopo invece abbiamo preso il treno per Eindhoven. I treni sono molto ben tenuti, curati e si direbbero anche abbastanza nuovi, quello che abbiamo preso il giorno seguente addirittura aveva i display dove venivano comunicate tutte le fermate e gli orari di arrivo, i quali erano aggiornati in tempo reale, come nel caso del cambio ,in cui si è dovuto fermare per far passare un altro treno; sul display è apparso subito l'orario corretto con i tre minuti di ritardo aggiunti.
Ovviamente c'è il bagno e un vagone speciale per chi porta con se le biciclette, cosa che fa Stefano ogni mattina per andare a lavoro. La sua bicicletta è di un rosso acceso e la sua particolarità è quella di richiudersi in modo da occupare meno spazio ed essere trasportata a mano.
Da 04 Aprile 2011
Qui di biciclette strane se ne ha per tutti i gusti, di forme eccentriche, con carrettini, seggiolini per bambini (e non parlo dei seggiolini che usiamo noi, ma delle biciclette con davanti i posti a sedere per i bimbi ed eventuale cappotta richiudibile in caso di pioggia), e chi più ne ha più ne metta.
Da 03 Aprile 2011
Comunque, arrivati alla stazione di Eindhoven, anche questa enorme e super fashion con i suoi negozietti lungo la galleria, decidiamo come prima cosa di fare tappa all'ufficio informazioni turistiche, in modo da prendere qualche mappa e depliant turistico. Arrivati però all'ufficio, scopriamo che di domenica sono chiusi! Non capisco proprio questo paese, ok dare a tutti il proprio tempo libero, ma almeno potrebbero farlo in orari e giorni differenti in modo che l'ufficio turistico non sia chiuso proprio il giorno in cui si presuppone ci siano più turisti in giro! I negozi in Olanda hanno anche l'abitudine di chiudere alle sei, salvo il sabato che chiudono...alle cinque!
Nonostante l'inconveniente, grazie alla mia super organizzazione tiro fuori i miei appunti di viaggio e inseriamo la meta nel navigatore: Flying Pins!
Da 03 Aprile 2011
Guarda il video girato da Stefano sui Flying Pins
I Flying Pins non sono altro che dei birilloni enormi disposti in modo tale da rappresentare l'attimo dello strike. La scultura si trova in mezzo ad un grande incrocio, ma non è difficile da raggiungere perchè semafori sia per auto che per biciclette e per pedoni regolano perfettamente il traffico. Tra l'altro nonostante la quantità enorme di semafori sparsi in giro non ho visto formarsi nemmeno una volta una fila, vuoi che di traffico ce n'è poco perchè vanno tutti in bici, vuoi che comunque le strade sono grandissime e il sistema dei semofori funziona molto bene.. Anzi, anche troppo direi! Se non ci si sbriga ad attraversare diventa rosso prima che si abbia avuto tempo di raggiungere la metà dell'attraversamento pedonale!
Da 03 Aprile 2011
Eindhoven è una città dall'aspetto molto moderno, rispetto a Tilburg che invece è più classica, Eindhoven fa sfoggio di edifici strani, con prospettive sballate, finte ammaccature.. E' pieno di centri commerciali e negozi, non esiste un angolo del centro che non abbia una boutique o un negozio di articoli per la casa!
Da 03 Aprile 2011
Il bello è che abbigliamento e cibo italiano sono ovunque: nelle vie del centro spiccano insegne dal nome e fama italiani, nei supermercati non manca mai il reparto con i prodotti tipici delle nostre regioni. Nessuno ci tiene testa in fatto di moda e cucina :)
Da 03 Aprile 2011
A pranzo ci siamo fermati in un ristorante self service, la place, che ha diversi punti in tutte le città. Scegli cosa vuoi da mangiare e te lo cucinano li al momento. Gli altri hanno preso un hamburger con patate, io invece mi sono fatta tentare da un panino. All'interno c'era roastbeaf e insalata, contornato da una salsina rosa. Non era niente male!
Abbiamo girato per tutta la mattina e primo pomeriggio per negozi e centri commerciali, in realtà non abbiamo visto nemmeno la metà degli esercizi commerciali che erano aperti, ma obbiettando che i centri commerciali potevo vedermeli anche a casa e avendo fatto 1500 km volevo vedere qualcosa di più caratteristico dei negozi, alla fine riesco a costringere tutti a fare quello che voglio! XD
Riprendiamo il treno con meta Boxtel. Boxtel è un piccolo paesello a differenza delle due grandi città descritte prima, ed è dove Stefano si reca tutti i giorni al lavoro. Si capisce che è più piccola gia dalla stazione. "Soltanto" un tunnel ultralusso che si erge sopra i binari.
Da 03 Aprile 2011
Qui si respira appieno la tradizione olandese, strade con doppie corsie per le bici e una sola per le macchine, case tutte uguali in fila, anatre che passeggiano per la strada indisturbate e costringono tutti gli altri a fermarsi mentre loro si dirigono al supermercato...sembra un vero paradiso! Mentre da un lato c'è il paese, dall'altro lato ci si perde in un paesaggio del tutto selvaggio: un fiume con le anatre, un boschetto, e...ma! cos'è quello?!? a pochi metri da noi vediamo in mezzo alla radura un animale brucare tranquillo l'erba..Zoommo con il mio obbiettivo della fotocamera e scopro che si trattava di un bue (credo!). Pascolava libero a pochi metri dalla strada, dalle case...Questo fatto mi ha lasciata sbalordita!
Da 03 Aprile 2011
Stefano ci mostra la strada che fa tutte le mattine e l'edificio dell'azienda, poi ci dirigiamo verso la piazza centrale e visitiamo il paesello. Stanco, il resto del gruppo si siede ad un tavolo di un pub a sorseggiare una birra, mentre io invece non ne ho avuto ancora abbastanza e quindi decido di fare un giro esplorativo da sola. Dopo un pò torno da loro e aspetto che finiscano di bere, esortandoli quindi ad andare verso la chiesa. Con visibile appallamento e rassegnazione al destino che non si sarebbero mai liberati del mio entusiasmo convulsivo da esplorazione, mi seguono. La chiesa era più grande di tutto il paese messo insieme! La caratteristica che mi è piaciuta di più è che aveva il cimitero intorno ad essa, che la rendeva ancora più affascinante ai miei occhi.
Da 03 Aprile 2011
Torniamo infine alla stazione, dove prendiamo il treno per tornare a casa in Tilburg. Fato vuole che davanti alla stazione faccia una foto ad un tipo seduto su di una panchina pubblica..e che più tardi scopra che era lo stesso personaggio che avevo fotografato il giorno prima alla fontana in centro! Che roba! Quando si dice il mondo è piccolo!
Cena al solito ristorante del giorno prima, stessa pizza che ormai sapevamo sicura, e infine subito nanna e riposo.
Guarda tutte le foto della giornata. Clicca su play, e se clicchi di nuovo vedrai le foto ad alta risoluzione

venerdì 15 aprile 2011

2 Aprile 2011

Un mese fa Stefano ha ricevuto un offerta di lavoro in Olanda, un occasione che aspettava da tempo quella di partire verso un altro paese a cercare fortuna. Purtroppo come tutti i cambiamenti, la scelta difficile di partire e lasciare tutto è stata molto difficile, dovendo scegliere tra gli affetti e un aspettativa di futuro lavorativo migliore.
Per me è stato un vero shock, devo ammetterlo, trovarmi da un giorno all'altro la mia vita scombussolata dalle decisioni altrui...Avevo pensato a lungo al mio futuro e avevo finalmente un piano abbastanza chiaro da voler rispettare; ho concentrato le mie energie su ciò che amavo, avevo qualche lavoretto che mi piaceva fare e che mi permetteva di togliermi qualche sfizio, mi ero iscritta alla scuola di fotografia..Avevo persino un colloquio di lavoro, e tanti altri che avrei voluto fare per trovarmi una sistemazione nelle terre ascolane.
Il mondo mi è proprio caduto addosso alla notizia che Stefano sarebbe andato a 1500 km di distanza a lavorare. Sicuramente era un opportunità da prendere al volo, non capita a tutti di avere la fortuna di trovare un buon posto all'estero, il curriculum ne risente, lo stipendio anche...Io non avrei avuto il coraggio di abbandonare tutto e tutti, non l'ho fatto per l'erasmus, non l'avrei fatto nemmeno per un lavoro...E così mentre lui partiva per una nuova terra, io cercavo di raccogliere i pezzi, di attenuare il rancore che provavo per non aver avuto la mia chance, e di ricostruire da capo un futuro in cui sarei stata meno dipendente dagli altri, un futuro che girasse unicamente intorno a me. C'è voluto molto tempo per ritrovare la calma interiore, non ho ancora riorganizzato la mia vita e in questo momento sono in attesa di vedere come si svolgeranno le cose nei prossimi mesi. Ho deciso che approfitterò delle situazioni che mi capiteranno, voglio concentrarmi su me stessa e conoscere fino a che punto posso spingermi.
Così, innanzi tutto mi sono gettata sullo shopping: delle valigie da viaggio per gli spostamenti, un navigatore per le mie programmate gite in solitaria, un ipod per tenermi compagnia, un nuovo obiettivo per soddisfare la mia passione.
Ovviamente mi sono anche preoccupata di organizzare il prima possibile un sopralluogo nelle terre olandesi.
Così a febbraio parte il mio viaggio spirituale alla ricerca di una nuova me stessa, che mi porta a fare nuove esperienze non solo nelle marche ma anche, per la prima volta, all'estero.
L'organizzazione per me è tutto, non sono una persona impulsiva e devo riflettere molto a lungo prima di prendere delle decisioni e fare qualcosa. Il mio viaggio è stato studiato nei minimi dettagli, non avevo lasciato nulla al caso, e questo mi ha conferito molta sicurezza. Ma lo stato in cui mi sono trovata il giorno della partenza ancora non riesco a capacitarmelo. Ero leggermente impaziente ma assolutamente tranquilla e sicura di quello che stavo facendo.
Mappa organizzativa, tappe del viaggio
Sveglia alle 5, valigia preparata una settimana prima, vestiti da indossare pronti da giorni, me la prendo con calma e con i miei ad accompagnarmi ci dirigiamo verso l'aereoporto.
Ad accompagnarmi nel viaggio verso Eindhoven c'erano il padre e il fratello di Stefano. Ho seguito le loro istruzioni e ci siamo messi in fila per il controllo aeroportuale, purtroppo non si possono portare liquidi con se e da regola di Murphy appena mi sono liberata della bottiglia d'acqua avevo la gola secca. In aereo te la fanno pagare la bellezza di 3 euro a bottiglietta. Ho resisito.
Da 02 Aprile 2011
Comunque, salgo sull'aereo e mi fanno mettere vicino al finestrino. L'aereo comincia a muoversi, si dirige verso la pista e si prepara al decollo. L'eccitazione sale, mi allaccio la cintura e scarico la mia adrenalina chiacchierando con Fabio, che era seduto vicino a me.
Partenza!
Da
Da Pescara - Eindhoven
L'aereo prende velocità e sento che piano piano si solleva dal suolo. "Ma che figata!" esclamo. Incollo la mia faccia al finestrino: le case si fanno sempre più piccole, le nuvole sempre più vicine, e poi una distesa blu intenso su un letto bianco e batuffoloso.
Fabio fa l'errore enorme di mostrarmi la fotocamera e farmi fare qualche foto. Non la rivedrà più fino all'atterraggio!!! Il panorama era bellissimo e mentre scattavo una foto c'era gia qualcos'altro che attendeva la mia attenzione.
La compagnia di Fabio è stata fondamentale per passare il tempo durante il viaggio, abbiamo cercato di localizzare le zone che sorvolavamo ma quasi senza successo, a parte riconoscere le alpi direi che siamo da rimandare a settembre in materia di geografia!
Ipod acceso, fotocamera tra le mani, spettegolezzi sugli assistenti di volo e i loro strani accenti, il tempo vola insieme a noi! Con persino 10 minuti di anticipo arriviamo all'aereoporto di Eindhoven, erano le 10.30 del mattino.
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Stefano ancora non era arrivato così ci concediamo un momento di pausa al caffè dell'aeroporto, dove io prendo una bottiglietta d'acqua e un panino.
Mentre ero in bagno sento una voce familiare arrivare da fuori, ma nonostante fossi appena arrivata gia cominciavano i miei problemi con i rubinetti olandesi. Ho circumnavigato il lavandino due volte cercando una sorta di pedale per far scorrere l'acqua e ho aspettato invano con le mani insaponate sotto al rubinetto che qualche sensore rilevasse la mia presenza. boh. Alla fine scopro una piccola manopola all'estremità del rubinetto e provo a girarla. Eureka! L'acqua finalmente esce e anche troppo velocemente, rischiando di farmi un bel bagno integrale! Uscendo con disinvoltura dal bagno con un sorrisetto sotto ai baffi per l'accaduto, vedo spuntare da dietro l'angolo un mazzo rosso fuoco di rose bellissime.
Da 04 Aprile 2011
Sorpresa! "Ma che sorpresa ti avevo sentito dal bagno, non hai perso la tua abitudine di parlare ad alta voce XD" Abbraccio e bacio finalmente dopo un mese estenuante il mio ragazzo. Sentirlo di nuovo vicino, giocare con i suoi riccioli, ascoltare la sua voce, decisamente mi mancava.
Le rose eravano veramente stupende, le arraffo subito e le ammiro felicissima del gesto romantico.
E così dopo esserci riuniti ci dirigiamo verso l'autonoleggio, ma purtroppo eravamo stati troppo ottimisti a non preoccuparci prima del problema in quanto le macchine economiche erano tutte prenotate e non è stato possibile affittarne nemmeno una.
Allora prendiamo un taxi, e ci dirigiamo verso Tilburg, città dove Stefano ha preso in affitto un appartamento.
Mentre viaggiamo guardo fuori dal finestrino: prati verdi, mucche e pecore al pascolo, cavalli che corrono in libertà, casette caratteristiche della campagna olandese. Il taxi che era un monovolume nero sfrecciava sull'autostrada che collega le più grandi città della zona, una distesa di asfalto enorme, liscia, nera, e soprattutto gratuita. La prima cosa che noto è il traffico, le automobili sono davvero poche rispetto a quelle che vediamo nelle nostre strade, e le macchine sono tutte di una certa annata, vistosamente vissute e piene di passeggeri e bagagli. E' buffo come la differenza di cultura si veda anche da queste piccole cose. La maggior parte degli italiani possiede una macchina a testa e spesso non passa un giorno dalla messa in commercio di una nuova auto che già ne vediamo dieci in fila ad un semaforo che trasportano il solo conducente. Io stessa considero la mia macchina un gioiellino da tenere ben lucidato.
Arrivati a Tilburg il taxi si ferma alla stazione; scendiamo, mi guardo intorno..Il posto mi è familiare perchè da settimane giravo la zona su Google Street View. Che strumento divino!
Stefano ci fa notare di fianco alla stazione il parcheggio per le bici. Ecco una cosa che se non la vedi non riesci a capacitarti dell'enorme numero di biciclette che contiene! Ci spiega che questo in realtà è uno dei più piccoli, e che nei giorni successivi ci avrebbe fatto vedere parcheggi ben più grandi e straboccanti di bici.
Da 02 Aprile 2011
Così ancora increduli e affascinati da tutte queste novità, ci incamminiamo verso casa di Stefano. Attraversiamo la pista ciclabile, premiamo il bottone del semaforo per pedoni, il mega vialone si congela per farci passare.
Il centro della città, che per ora è l'unica cosa che ho avuto modo di vedere, ha tutte le strade a mattoncini, le case hanno più o meno lo stesso stile e a parte biciclette e qualche pedone le vie sono completamente sgombre. Ho visto passare un paio di macchine in totale per tutta la durata del soggiorno, e di auto parcheggiate davanti casa ne ho viste solo in alcuni punti dove già pero' era quasi periferia. Consideriamo che Tilburg conta 205.000 abitanti, quindi non sto parlando di un paesello sperduto chissà dove; è la sesta città più popolata dei Paesi Bassi, nel Brabante Settentrionale è seconda solo ad Eindhoven.
Le case olandesi hanno tutte delle finestreone enormi per fare entrare più luce possibile, non esistono persiane ne serrandine ed è possibile quasi ovunque sbiricare dentro, ma più che altro penso derivi dal fatto che nessuno (a parte noi turisti, eheh) si attacchi alle finestre altrui per curiosare nella privicy della gente.
Da 03 Aprile 2011
Anzi, le finestre sembrano delle vere e proprie vetrine, sono curatissime nei dettagli e nell'arredamento, chi mostra soprammobili, chi un bel vaso di fiori, chi delle tendine ricamate e c'è anche chi da sfoggio del proprio hobby mettendo in primo piano una ricostruzione in legno di un veliero. Ho visto anche un sacco di gatti, loro amano guardare la gente che passa e sonnecchiare al sole, così molto padroni hanno allestito la loro cuccetta sul davanzale con tanto di tiragraffi e copertina.
Da 04 Aprile 2011
Arrivati a casa di Stefano ci rilassiamo un po', in generale critichiamo il suo appartamento, sembravamo tre ispettori sanitari! Il padre di Stefano è rimasto infastidito alquando dai tubi a vista e dalla carta da parati, metodi che da noi non si usano molto. Poi si è buttato sul giardinaggio, dicendo che il terrazzo aveva un certo potenziale se sistemato a dovere e si è indaffarato nel sistemare vasi e piante. Gli appartamenti olandesi sono più piccoli rispetto alla media italiana, questo perchè spesso sono ricavati da case che vengono divise per farci vivere più famiglie, il prezzo si può dire che sia alto per quello che offrono, anche se poi in generale lo stato regola il massimo valore attribuibile ad un immobile, nell'affitto sono comprese anche tutte le bollette e non ci sono spese aggiuntive. Anche le scale sono ristrette, per risparmiare spazio gli scalini sono più corti e se non si è abituati, le prime volte salire al piano superiore può essere veramente un problema! Da quello che ho potuto imparare cercando di aiutare Stefano nella ricerca di un appartamento, i bagni, che per noi sono quasi gli ambienti più importanti, sono spesso declassati a ruoso secondario in casa, forse perchè poi sono disponibili ovunque senza nessun problema (mezzi di trasporto pubblico, stazioni etc...). Se si affitano le camere, chiamate "studio" perchè spesso affittate agli studenti, addirittura il bagno è in comune e da dividere con 6-8 persone, e l'unica cosa che mettono insieme al letto è un lavandino, giusto per sciacquarsi la faccia la mattina. L'Olanda è una delle nazioni che non conoscono il bidet e il suo ruolo fondamentale. Purtroppo non c'è modo di lavarsi "a pezzi" come facciamo noi in Italia, o doccia completa o niente. Vicino ad ogni toilet trovi al massimo delle salviette profumate. Stefano addirittura non ha il lavandino in bagno, per risparmiare spazio il padrone di casa ha ben pensato di metterne solo uno in cucina. Un punto a favore invece della doccia di Stefano, che è ampia e divisa dal resto del bagno, sicuramente migliore di quella che aveva quando abitava a San Benedetto, dove ogni volta che ci si faceva la doccia si allagava mezza casa...
Essendosi trasferito pochi giorni prima del nostro arrivo la casa non era ancora del tutto arredata, ma Stefano ha buon gusto e già si riconosceva il suo stile dalla scelta del letto in legno e del tavolino con le sedie abbinate alla parete celeste del suo soggiorno.
Da 04 Aprile 2011
Ad un certo punto cominciamo a sentire un certo languorino...era l'una e non avevamo nulla da mangiare. In realtà io si, il mezzo panino dell'aeroporto che sapientemente avevo lasciato per le emergenze. E' stato la mia salvezza, in quanto girovagando per il centro siamo finiti in un fast food dove hanno tutti ordinato pollo fritto. Con tutto il rispetto per il pollo fritto, il mio stomaco non mi avrebbe mai perdonato se gli avessi presentato un sasso unto e sudicio...Per non rischiare visto che non avevo tempo di preoccuparmi della mia colecisti ho continuato a mangiucchiare il mio panino al prosciutto.
Da 02 Aprile 2011
Un hip hip hurrà invece per il milkshake con pezzettini di KitKat che ha preso Stefano, non ho resistito dal provarlo ed era veramente slurposo!
In realtà durante il nostro soggiorno abbiamo sempre mangiato più tardi rispetto all'orario in cui normalmente svolgono i pasti in Olanda. Il pranzo si ha normalmente dalle 12 all'1 e la cena dalle 18.30 alle 20. In Italia, soprattutto per chi lavora in ufficio, l'orario è spostato di un ora in avanti come minimo.
Passeggiando per le vie del centro ci imbattiamo in una fontana i cui spruzzi partono dal terreno facendo dei giochi d'acqua. I bambini si gettavano in mezzo all'acqua senza che nessuno dicesse loro niente, e ne uscivano zuppi dalla testa ai piedi. Nonostante la bella giornata, era il 2 aprile e ci sembrava strano vederli giocare come se fosse ferragosto. Sicuramente era una pomeriggio caldo rispetto alla norma, di solito il clima è abbastanza ventoso, invece quando sabato siamo arrivati c'erano quasi 25 gradi e si stava bene in maniche corte.
Da 02 Aprile 2011
Accompagnamo il padre e il fratello di Stefano al B&B dove  avevano prenotato una stanza: ci accoglie una signora molto cordiale che ci offre subito una tazza di thè e caffè, invitandoci a sedere per fare quattro chiacchiere. Niente panico, è il momento di testare anni e anni di conoscenza subconscia di inglese!!!
Il primo approccio è stato ascoltare cosa ci raccontava la signora e il risultato è stato positivo, grazie all'esercizio costante di ascolto di programmi, serie televisive e tutorial in inglese la mia capacità di comprensione è perfetta, e quindi comincio a gioire tra me e me del test superato. Mi faccio quindi coraggio e provo a dire qualche frase...Alla domanda della signora se conoscevamo l'Efling, nessuno sapeva rispondere in quanto il mio programma dettagliato stilato un mese prima di tutti i luoghi interessanti della zona probabilmente era troppo lungo e noioso sa leggere.. e così mentre gli altri si guardavano tra di loro con facce dubbiose, mi faccio coraggio e le rispondo che l'efling, che è un parco divertimenti, sembrava veramente carino e divertente. Lei mi risponde in modo affermativo spiegandomi che le atmosfere sono davvero da favola. Anche questa è andata!
Il ghiaccio è sciolto, mi sento molto più leggera. Sicuramente il mio livello di produzione è bassissimo rispetto alla comprensione, riesco a parlare con monosillabi o al massimo con frasi semplici e non troppo elaborate. Ma tanto basta per il momento per sopravvivre in terra straniera!
La signora ci fa vedere la camera, anche qui il B&B è ricavato da una singola casa rimodernata per ospitare in un paio di camere i turisti, infatti i padroni vivono al piano di sopra mentre al secondo piano si trovano le stanze in affitto. La camera in se era molto carina, sui colori dell'arancione, finestrona da cui entra moltissima luce, doccia enorme e ultra moderna, ma aimhè anche qui bagno quasi inesistente, addirittura aperto e separato dal resto della camera da un piccolo muro che copre solo la metà della parete inesistente, così come la privacy.
A pomeriggio inoltrato decidiamo di separarci, e mentre metà gruppo si sistema nella sua camera e schiaccia un sonnellino (visto che avevano fatto tardi la sera prima facendo le valigie all'ultimo minuto, cosa che non si dovrebbe mai fare! eheh), l'altra metà si dirigeva verso i negozi del centro.
Da 02 Aprile 2011
Ancora non capisco cosa spinga gli olandesi a mettere in un negozio di abbigliamento femminile un bancone di pasticceria all'ingresso. Forse che non riescano a vendere le taglie più abbondanti? Snacks e dolci non mancano mai in nessun negozio, che sia la ferramenta, il macellaio o un negozio di articoli sportivi. Magari hanno dei cali di zuccheri pedalando troppo, boh! Fatto sta che siamo andati un po' a tentoni, ci è capitato anche di entrare in un negozio che aveva pubblicità di cibo scoprendo invece che all'interno era un outlet di più marche di abbigliamento. Siamo finiti poi in un piccolo negozio che vendeva articoli per la casa, e Stefano ha fatto alcune compere.
Dopo una bella doccia rigenerante ci siamo ritrovati con gli altri davanti un ristorante italiano. Abbiamo ordinato la pizza e dall'aspetto non era male, anche se il sapore era leggermente diverso, ma nel complesso mangiabile. Dopotutto, dopo una giornata faticosa piena di cose da scoprire, tutto fa brodo!
Da 02 Aprile 2011
In giro si possono trovare un sacco di wifi aperte e gratuite, soprattutto nei locali pubblici come quel ristorante, dove mentre con una mano tenevamo la pizza, dall'altra con il cellulare in mano aggiornavamo gli stati di facebook.
Passeggiando dopo cena non possiamo fare a meno di notare i pub superstramega pieni di gente, tavoli all'aperto, birre in mano, e tante chiacchiere.
Da 02 Aprile 2011
Alla fine comincia a far freschetto e gli altri cominciano ad essere stanchi, così decidiamo di esplorare il famoso pub metal che avevamo trovato, il Little Devil. Ad un passo da casa di Stefano, si riconosce dal fatto che le bici parcheggiate davanti all'ingresso del locale sono tutte nere o comunque con attaccati adesivi e scritte delle band più famose!
Entriamo, e mettono quattro canzoni di fila dei miei artisti preferiti. Il locale è approvato! Ci sediamo e aspettiamo l'inizio di un concerto live, il gruppo che si esibiva era "Counterpoint".
Guarda il Video Live dei Counterpoint
Erano davvero bravi!
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venerdì 1 aprile 2011

Introduzione

Questo blog nasce per un esigenza personale di separare dal mio spazio abituale uno spaccato della mia vita che riguarda la mia esperienza all'estero.
Ho ritenuto opportuno riunire i post sulla vita olandese in questo spazio per praticità, ordine ed anche per una maggiore visibilità nel web.
Spero di aver fatto cosa gradita.
Mi presento, sono Federica, nel web FedKiKa, sono originaria delle terre ascolane e mi trovo a vivere un esperienza all'estero dopo che il mio ragazzo è stato assunto da una ditta olandese.
Per chi mi volesse conoscere meglio il mio blog abituale è questo: http://www.littledeath.altervista.org
Anche il mio ragazzo ha aperto un blog con il suo punto di vista su questo paese e l'url è: http://vitaolandese.blogspot.com
Detto questo, buona lettura!