mercoledì 30 novembre 2011

Insense, Rise to Remain, Ghost, Trivium, In Flames


Ore 19:00. Le porte dello 013, dove si svolgono i concerti a Tilburg, si aprono al pubblico.
Il posto è grande, al piano sotterraneo si trova il guardaroba più i bagni, al piano terra vicino l'ingresso si trovano ancora altri bagni, più bancarelle del vario merchandising delle band e al centro del locale c'è ovviamente la sala dove si esibiranno i vari musicisti, con tanto di soppalco raggiungibile da ampie scale vicine al bar.
Entriamo nella sala dove il concerto delle band minori era già iniziato: dei larghi gradini conducono fino al palco e le gente era in piedi con bicchiere di birra in mano ammassata lungo le scalinate, grazie alle quali anche gli ultimissimi in fondo alla sala riuscivano a vedere bene cosa accadeva sopra il palcoscenico.
Gli artisti che si esibivano in ordine erano gli Insense, i Rise to Remain, i Ghost, i Trivium e gli In Flames.
Noi eravamo andati principalmente per gli ultimi due, anche perché non avevamo idea di chi fossero gli altri, ma ci siamo goduti comunque la serata.
Per ordinare al bar bisognava avere delle fiches che si prendevano al piano del guardaroba, da quel che ho capito fungevano da scontrino e dando le fiches al bar ti consegnavano i bicchieri stracolmi di birra.
Il clima dei concerti qui nei Paesi bassi mi sconvolge sempre, così tranquilli, tutti intenti a sorseggiare in piedi mentre guardano le band esibirsi...Si, ovvio ci sono anche qui i pogamenti e tutto il resto, ma molto più contenuti rispetto a quello che ho visto invece ad altri concerti.
Godersi il concerto in prima fila comunque è veramente uno spasso.
E finito il concerto?
Si torna a casa, ovviamente in bici, perché il locale è a soli 10 minuti di distanza. E' veramente strano vedere un orda di metallari uscire dal locale, prendere la bici e dirigersi ognuno presso la propria meta.
Aver avuto gli In flames che suonano vicinissimo a casa nostra...Che pacchia! 

lunedì 21 novembre 2011

Amsterdam

Finalmente siamo riusciti ad organizzare una giornata dedicata all'esplorazione di Amsterdam!
Arrivati in stazione alle 9 e fatta tappa a Den Bosch, abbiamo viaggiato comodamente, con le biciclette richiudibili al seguito, nel treno a due piani che fa tappa anche ad Utrecht. Ci sono volute circa due ore di viaggio per arrivare, ma una volta scesi dal treno si poteva leggere sulle nostre facce la profonda soddisfazione di essere finalmente nella capitale!
La prima cosa che ovviamente salta all'occhio è l'imponente stazione centrale costruita in stile neogotico...pensare che è stata edificata su un'isola artificiale e che poggia su più di 8.000 pali dà veramente dell'incredibile. A partire dal 2013 è in progetto un'operazione di ristrutturazione dell'intera zona circostante che farà vantare alla stazione centrale il titolo di World Class.

Da Amsterdam 20-11-11
Il primo dovere di ogni turista appena si arriva in una nuova città è cercare l'ufficio infomazioni turistiche; la seconda cosa da fare per un turista a cui serve una mappa del centro, ma all'ufficio informazioni chiedono un polmone in cambio, è ingegnarsi!
Arrivati al VVV (questa è la sigla degli sportelli di info turistiche in Olanda) ci accorgiamo che i prezzi per cartine e guide erano veramente alle stelle, considerando che nelle altre città che avevamo precedentemente visitato le mappe ce le avevano sempre regalate o fatte pagare al massimo un euro o due. La soluzione è stata semplice: all'interno delle stazioni c'è sempre una postazione dove è possibile stampare mappe gratuite con le indicazioni per arrivare in un certo luogo. E' bastato scrivere un generico "da Stazione Centrale a Piazza Dam" per avere gratuitamente la cartina di tutto il centro stampata a colori!
Da Amsterdam 20-11-11
In sella alle nostre bici cominciamo l'esplorazione della città. Già dopo aver fatto 10 metri è palese che mezza Italia si trova riunita ad Amsterdam, sia dal fatto che in giro non si sente parlare altra lingua che l'italiano, sia dal nervosismo degli olandesi in bici che si vedevano invadere le loro preziose piste ciclabili da ondate di pedoni sperduti, ma forse ormai nella capitale ci sono abituati, con le loro faccie scocciate e le mani continuamente incollate ai campanelli delle biciclette per far spostare gli odiosi turisti maleducati...Dopo un po' che vivi in Olanda ti cominci a sentire in colpa quando ti vengono quegli inrefrenabili istinti di non rispettare le regole ed attraversare per esempio una strada deserta senza che abbia scattato il verde...
Da Amsterdam 20-11-11
Amsterdam è un vero e proprio porto di mare, gente che viene, gente che va, vie pienissime dove non si riesce nemmeno camminando a piedi di attraversarle, figuriamoci in bicicletta.
Piano piano riusciamo ad uscire dall'orda che circonda i paraggi della stazione e ci dirigiamo alla prima tappa del nostro percorso: De Wallen, meglio conosciuto come quartiere a luci rosse. In realtà Amsterdam ne possiede ben tre di quartieri di questo genere, ma quello che si trova a ridosso del centro cittadino è il più famoso, nonché una delle parti più antiche della città.
Per la strada troviamo affiancati decine di coffee shop e sexy shop, la particolarità di questi ultimi è che hanno vetrine anche molto appariscenti che espongono i prodotti in maniera del tutto naturale. Fa strano ritrovarsi in uno scenario così disinibito, non è una cosa che capita spesso di vedere, anzi, i sexy shop si trovano sempre ben nascosti e sono sempre molto discreti all'esterno.
Da Amsterdam 20-11-11
Inoltrandosi sempre di più all'interno del quartiere, lo scenario si fa sempre più ripetitivo, arrivando a scorgere solo sexy shop e coffe shop. Poi si arriva alla Oude Kerk, "chiesa vecchia" in olandese, la più vecchia chiesa parrocchiale di Amsterdam. La chiesa venne costruita su un cimitero, e i cittadini locali continuarono ad essere sepolti nel sito che confina con la chiesa fino alla fine dell'800. Sono presenti 2.500 tombe nella Oude Kerk, sotto la quale sono sepolti 10.000 cittadini di Amsterdam, tra cui importanti figure olandesi.
Trovarsi escort in vetrina proprio intorno al perimetro di questo luogo di culto devo dire che turba un po'.
Comunque, continuando il giro, arriviamo alla strada centrale del red light discrict, dove sono presenti ancora prostitute in vetrina, vari cinema a luci rosse, sexy shops, bordelli, bar gay, il museo dell'erotismo (mentre quello del sesso si trova lungo la via di fronte alla stazione), e ancora altri coffee shop.

Da Amsterdam 20-11-11
Il nostro giro turistico prosegue lungo i canali e i vari ponti del quartiere, non avendo molto tempo a disposizione decidiamo di dare un'occhiata generale alla città per poi gustarci più avanti con la dovuta calma i vari musei e attrazioni.
Ci dirigiamo quindi verso Piazza Dam, la piazza più famosa piazza di Amsterdam situata nella cosiddetta zona nuova. Capiamo di star uscendo dal quartiere a luci rosse e di avvicinarci al centro quando invece dei sexy shop cominciamo a trovare negozi di souvenir e pubblicità di pacchetti turistici per la visita della città in autobus o in nave lungo i canali!
Da Amsterdam 20-11-11
La prima cosa che notiamo arrivati in piazza è il monumento nazionale in onore dei caduti della seconda guerra mondiale, un obelisco di 22 metri di altezza che si trova in una delle due metà della piazza, divisa dalla carreggiata e dalla linea del tram (è la famosa via Damrak, che collega la piazza alla stazione). Allungando lo sguardo, dall'altro lato della piazza spicca l'imponente palazzo reale, dalla storia molto interessante. Inizialmente infatti era il municipio cittadino, fu Napoleone a trasformarlo nel suo palazzo privato quando conquistò la città. Ora è uno degli edifici utilizzati dalla regina e la famiglia reale per ricevimenti ed eventi quali il capodanno e per visite di stato.
Accanto al palazzo reale si trova la Nieuwe Kerk, la chiesa nuova, eretta per soddisfare l'aumento della popolazione cittadina. In questa chiesa sono stati incoronati i sovrani olandesi, ma oggi non è più adibita a funzioni religiose ed ospita delle mostre temporanee a tema. 
Da Amsterdam 20-11-11
La piazza è piena di artisti di strada e musicisti, attenzione però a cercare di scattare foto alle statue viventi, potrebbero chiedervi dei soldi per farsi immortalare. Uno dei musei più famosi di Amsterdam si trova proprio al lato di Piazza Dam, ed è il Madame Tussauds Scenerama, gergalmente chiamato museo delle cere. Il museo si trova al piano superiore del palazzo con al piano terra grandi magazzini, e possiede copie in cera di numerosi personaggi famosi, tra cui anche repliche dei reali olandesi. All'ingresso la fila di persone che attendevano di visitarlo era veramente spaventosa, non saprei proprio immaginare la durata dell'attesa per comprare un biglietto d'ingresso.
Da Amsterdam 20-11-11
Prima della pausa per il pranzo ci immergiamo nel corso parallelo alla piazza facendoci un bagno di folla e concludendo anche qualche buon affare in una delle tante boutiques presenti lungo la via. Passeggiando lungo il corso non si può fare a meno di sentire un irrefrenabile impulso allo shopping, perché ce n'è veramente per tutti i gusti, dalla marca più famosa e riconosciuta a quella più underground e di nicchia.
Da Amsterdam 20-11-11
Arrivati ad una certa ora, cominciamo a sentire un certo languorino e ci sediamo su una panchina sul Torensluis, il ponte originale più antico dei tanti che attraversano i canali di Amsterdam. E' anche il ponte più ampio con i suoi 39 metri di larghezza, il suo nome significa “Torre della Chiusa”, in riferimento alla porta cittadina che un tempo ospitava. Vicino alle panchine dove ci siamo seduti per riposarci è presente la statua di bronzo di uno scrittore olandese, Multatuli.
Da Amsterdam 20-11-11
Mentre mangiamo il nostro pranzo al sacco, osservo i più svariati tipi di persone che passeggiano per il centro in una giornata nebbiosa come quella. C'è il turista che chiede al passante di turno di fargli una foto con lo sfondo da cartolina (che poi uscirà solo grigio per via della nebbia è un altra storia), il gruppo attrezzato con zaini in spalla e cartina in mano, e poi la signora con la bici e la borsetta nel cestino che va a fare shopping, e la famigliola tutta in bici con bimbi al seguito, che se sono troppo piccoli basta avere la bici attrezzata, li mettono nel carrettino e via tutti contenti a fare un bel giro. 
Da Amsterdam 20-11-11
Risalendo in bici proseguiamo la nostra esplorazione verso il quartiere Jordaan, dove incontriamo le famose houseboat. Le case galleggianti sono famose in tutti i Paesi Bassi, ma Amsterdam ne detiene il record contandone ben 2500. In una houseboat troviamo tutto quello che ci si aspetta da una comune casa, bagno, cucina, salotto, camera, la differenza è solamente quella di abitare sopra la superficie dell'acqua e vedere dalla finestra altre imbarcazioni navigare lungo i canali. Per chi vuole provare l'esperienza di dormire in una casa galleggiante esistono diverse soluzioni per i turisti, che possono affittare una camera in una delle tante adibite a bed & breakfast. Noi ci stavamo facendo un pensierino per la nostra prossima visita in città.
Per chi soffre il mal di mare invece può sempre consolarsi con il museo delle houseboat, praticamente una casa galleggiante aperta ai curiosi.
Da Amsterdam 20-11-11
In questo quartiere si trova anche la casa di Anne Frank, dove lei e la sua famiglia si nascosero durante la seconda guerra mondiale e lei scrisse il suo famossisimo diario, che è esposto all'interno del museo. Purtroppo non abbiamo fatto in tempo ad arrivarci visto che nel pomeriggio la nebbia si era alzata ancora di più e iniziava a fare molto freddo, per cui le condizioni metereologiche ci hanno costretto alla ritirata verso un posto più caldo e accogliente.
Inizialmente l'idea era di visitare un posticino rinomato che si trova proprio nelle vicinanze del quartiere, The Pancake Bakery, un locale dove servono solo pancake ma di tutti i tipi possibili ed immaginabili. 
Arrivati all'ingresso del "ristorante" però notiamo che era molto affollato e nessuno dei due aveva una gran voglia di mangiare, così rinunciamo all'angolino caratteristico e optiamo per un giro ai grandi magazzini.
Il Magna Plaza è uno dei grandi centri commerciali situati vicino Piazza Dam, insieme al Bijenkorf che si trova proprio adiacente ad essa. Il Magna Plaza è un lussuoso edificio di 2 piani con tanto di piano sotterraneo, elegante e pieno di negozi di alta moda, da Lacoste a Coccinelle e tanti altri. Ci sono anche negozi di scarpe e piccole boutique, alcuni negozi di oggettistica varia, uno di swarovski, alcuni spazi per artisti di interior design, e all'ultimo piano un bel pub dove sorseggiare caffè ristretto stile italiano (almeno così dicono).
Da Amsterdam 20-11-11
Si è fatto ormai notte ed è ora di tornare a prendere il treno per tornare a casa. Sulla strada del ritorno visitiamo il quartiere cinese di Amsterdam: come ogni grande città, anche questa ha la sua China Town. Proprio dietro il quartiere a luci rosse, nello Zeedijk, le vie cambiano aspetto e si colorano di lanterne rosse e insegne con ideogrammi. Anche la popolazione dagli occhi a mandola diventa molto più numerosa guardandosi intorno, e per le strade si trovano ristoranti cinesi e negozi orientali ad ogni angolo. So che nel quartiere inoltre è presente anche un tempio buddista.
Alle sei la nebbia è talmente fitta che non si riesce a vedere un palmo dal naso, ma riusciamo lo stesso a raggiungere la stazione e a rimetterci in cammino per Tilburg. Ci aspettano due lunghe ore di treno.

Abbiamo visto pochissimo della capitale olandese, ma girando per le vie del centro posso sicuramente dire che nonostante la città sia caotica come ogni grande metropoli, girare in bici è stato un vero piacere, la vita è palesemente diversa da quella che si conduce nelle città più tranquille come quella dove viviamo noi nel sud dei Paesi Bassi, ma nonostante tutto penso sia migliore di tante altre grandi città (penso al caos di Roma o Milano per esempio, è un mondo del tutto diverso, non penserei mai di girare per Milano in bici a meno che non abbia istinti suicidi).
I canali con le storiche case sono assolutamente da esplorare sia a piedi che in barca, come da gustare sono i vari quartieri cittadini con varie conformazioni e caratteristiche tutte differenti tra loro.
Ovviamente ci sarebbe ancora tanto altro da scrivere su Amsterdam, ma ci tornerò con calma più avanti, quando la conoscerò un po' meglio, d'altronde questa è stata soltanto una semplice toccata e fuga.



La prossima volta che faremo un salto città io e Stefano ci concentreremo soprattutto sulla visita dei musei, che ad Amsterdam sono più di sessanta e sulle tematiche più disparate, tra i più famosi ricodiamo il Van Gogh Museum, il Rijksmuseum dedicato all'arte olandese e lo Stedelijk Museum, il museo dell'arte moderna.   Ce ne sono veramente molti che varrebbero la pena visitare, come la casa di Anna Frank, il museo scientifico Nemo, il sovracitato museo delle cere Madame Tussaud, il Tropenmuseum, il museo di oggetti insoliti, e ancora la fabbrica Heineken dove è possibile compiere l'esperienza Heineken, il museo del sesso, quello sulla fotografia, il Fashion Museum, la casa di Rembrandt, il Diamant Museum, e addirittura il museo dedicato ai gatti. Elencarli tutti è davvero troppo impegnativo, ma se avete tanto tempo da spendere ad Amsterdam sicuramente non avrete tempo di annoiarvi.

Un consiglio per chi come me ama visitare i musei è quello di procurarvi un pass come I Amsterdam City Card, che vi permette l'ingresso in tutti i musei aderenti all'offerta, fare gite in barca e usufruire anche del trasporto pubblico gratuitamente per un periodo di 24, 48 o 72 ore a seconda del tipo di card che avete scelto e pagato. Non è nient'altro che un pacchetto turistico, che potete acquistare in uno dei musei aderenti all'iniziativa o negli uffici turistici VVV, e se non sbaglio anche in stazione o direttamente in internet.
Noi che viviamo qui invece abbiamo scelto di fare un altro tipo di carta, la Museumkaart, che ha valenza annuale e ci permette di visitare gratuitamente e ogni volta che lo si desidera più di 400 musei in tutto il paese. Può essere acquistata anche questa nei musei ma anche online, a noi è arrivata comodamente a casa dopo un paio di giorni via posta prioritaria.

Spero di poter parlare presto della mia esperienza ad uno dei tanti musei che citati sopra :)

giovedì 17 novembre 2011

Parchi e verde cittadino

La giornata di domenica 13 novembre era umida e la nebbia nascondeva i più alti palazzi della città, ma questo non ci ha fermato dal trascorrere un pomeriggio all'insegna dell'esplorazione cittadina.
Ci siamo diretti verso il parco De Oude Warande, uno dei più grandi del circondario. Il parco ha una struttura che è chiamata bosco a stella perché dal punto centrale si diramano diverse strade che arrivano agli angoli dell'area. Lo stile è barocco, in quanto segue un modello rettangolare e tutti i sentieri sono simmetrici.
Il bosco è sempre popolato da persone che si godono una rilassante passeggiata lontano dal "caos" cittadino (che in realtà in Tilburg non ne ho mai visto), o portano a spasso i propri compagni a quattro zampe, o si allenano o come noi si godono un pomeriggio in bici. Un tempo il lato est del parco offriva una vista della chiesa centrale della città, oggi coperta dal campus dell'università e dei suoi numerosi edifici.

Devo ammettere che ho rosicato parecchio vedendo il lusso in cui si trovano gli studenti universitari qui... Parcheggio sotterraneo per bici, grattacielo pieno di uffici, bar super lussuoso, altro edificio con sale computer; già la sala d'aspetto con due tv 32" appese al muro la cui funzione è praticamente quella di una cornice digitale dice tutto...
Per girarci tutto il parco in bici abbiamo impiegato quasi l'intero pomeriggio, e quando siamo usciti dalla macchia ormai si era fatto buio e la nebbia era salita.
Il parcheggio per le auto dell'università era parecchio suggestivo con quelle particolari condizioni atmosferiche e ne ho approfittato per fare qualche prova fotografica...


Dopodiché abbiamo ripreso la strada di casa, una pista ciclabile dedicata che attraversa mezza Tilburg e rende proprio piacevole e veloce lo spostamento in bici.


Un altro dei tanti parchi che si trovano in città è il Leijpark, proprio di fronte all'area commerciale della città si estende una vasta pianura verde. Lo abbiamo visitato giovedì, mentre eravamo appunto in zona per fare shopping.
Purtroppo era già troppo buio per poter fare qualche foto decente al parco, ma questa è un anteprima:


Come ripeto dal primo giorno in cui ho messo piede in questa nazione, non è difficile trovare vaste macchie verdi in giro per le città olandesi, qui c'è molto più rispetto per la natura e attenzione alla salvaguardia di piccole oasi naturali e il risultato che si ottiene non è solo un buon karma positivo, ma un aria più pulita nelle città (dovuto anche al fatto che ci si sposta molto di più in bici e si prende molto meno l'auto), un rapporto con la natura più caldo da parte di tutti, e anche una maggiore tranquillità perché questi posti consentono di staccare la spina e trovare sollievo durante la giornata stendendosi sull'erba ad ascoltare il rumore delle fronde degli alberi e il cinguettio degli uccellini. Chi non ha mai sognato almeno una volta di trovarsi come nei film a dar da mangiare alle anatre sul bordo del laghetto?

Come al solito allego lo slideshow con la galleria di tutte le immagini:

martedì 15 novembre 2011

Glow

Si è conclusa il 12 novembre la sesta edizione del festival della luce ad Eindhoven, Glow. Quest'anno il tema della manifestazione era "Illusione e realtà". Diverse le opere e le installazioni che erano state allestite in un percorso guidato all'interno della città, che iniziava dalla stazione, dove con grande orgoglio si trovava un'opera proveniente dalla nostra Italia, proseguiva all'interno del centro tra le piazze e i monumenti storici, fino ad arrivare ai parchi e al fiume, per finire la visita dove la si era cominciata, alla stazione.
Noi avevamo preso il treno verso le 7 convinti di aver tutto il tempo che volevamo fino alle 23, ora in cui sarebbe partito l'ultimo treno disponibile per tornare a casa. Purtroppo alle 22 eravamo solo a metà percorso e Stefano stava congelando per via dell'aria fredda unita al fatto che giravamo in bici di notte, e così non abbiamo potuto goderci l'intero festival. Peccato perché quello che eravamo riusciti a vedere fino a quel momento ci era piaciuto molto.
Per ulteriori dettagli sull'evento potete consultare il link ufficiale http://www.gloweindhoven.nl/ (il sito è anche in inglese)


martedì 8 novembre 2011

Autunno

L'inverno è alle porte, le temperature vanno dai 5 gradi allo 0 nelle ore buie, io ho già comprato il mio corredo anti freddo da bici composto da guanti sciarpa e fascia in pile, ma qui sembra come se fosse inizio autunno, con le ragazze in minigonna a gambe scoperte, uomini in t-shirts e sguardi sogghignanti quando ti vedono pedalare a stento cercando di coprirti come meglio puoi.
I termosifoni di casa sono regolati da una caldaia in comune e fino ad un paio di giorni fa il termostato era fermo a 20 gradi e dentro casa senza felpona era impossibile andare in giro. Ora che di notte una lastra di giacchio e neve si forma sopra i tetti, forse i nostri coinquilini hanno capito che era il caso di alzare un po' di più i riscaldamenti, finalmente sento i radiatori belli caldi quando accosto la mano.
Io che amo il caldo mi trovo in una situazione un po' sofferente, vorrei uscire, fare, vedere, ma il freddo mi blocca in casa a girovagare per internet senza concludere niente. Se si aggiunge a questo poi una forte delusione dovuta ad un brutto episodio accaduto qualche settimana fa, stare sola in casa non aiuta certo la guarigione, soprattutto perchè sono a 1500km da casa mia e questo mi costringe a dover convivere con una situazione che sicuramente se fosse accaduta in un altro luogo sarebbe forse finita diversamente.
E così si va avanti, giorno dopo giorno, alzandosi la mattina dopo una notte di tormenti e sperando che il meteo conceda un po' di tregua, non chiedendosi cosa succederà quando arriverà il momento del ritorno.