venerdì 13 maggio 2011

13 Maggio 2011

Stamattina sapevo che ci sarebbe stato un mercato vicino alla biblioteca, così svegliata alle 7 e mezza, ora in cui Stefano fa colazione prima di partire per andare a lavoro, mi preparo anch'io per la mattinata in centro.
Da 13 maggio 2011
Dopo aver fatto anch'io colazione ed aver sistemato casa, esco portando con me una busta piena di giornali e carta varia da buttare, in quanto il venerdì è il giorno della grandi pulizie qui a Tilburg. Infatti non solo tutte le case preparano in strada i loro cassonetti umido/carta per il ritiro, ma anche per le vie del centro passano in continuazione macchinari per la pulizia delle strade e camion che riforniscono i negozi di prodotti.
Alle 10 parto alla volta del mercato, per scoprire però che si trattava di uno di quelli ortofrutticoli.
Da 13 maggio 2011
Era però una delle solite belle giornate, così parcheggio la mia bici e mi faccio un giro nei negozi. Il sole che picchiava, la gente che passeggiava piena di borsette in mano, musica dal vivo ogni due negozi, si stava una meraviglia.

Ho girato ogni negozio esistente, prima passando per quello di orecchini dove ne ho comprati un paio, poi in un altro di accessori dove appena entrata mi hanno subito dato un cestino mentre mi spiegavano le promozioni, e ho portato a casa mezzo negozio, infine ho vagato per l'immenso V&D che ha ben tre piani e vende di tutto, dai vestiti alla biancheria per la casa ai gioielli. Essendosi fatto mezzogiorno mi era venuta fame, così decido di comprare un kipcorn per fermare il brontolio e vado a fare la spesa. A rifornimenti fatti, infilo tutto in borsa e continuo il mio giro in bici. Non volevo tornare a casa, si stava troppo bene al sole!
Da 13 maggio 2011
Sulla strada del ritorno vedo su di un manichino un marsupio molto carino, così per l'ennesima volta mi fermo a sbirciare. Il negozio vendeva cose particolari, alcune arabeggianti altre che sembravano uscite dal woodstock. Il marsupio però mi piaceva molto, così lo compro.

Solo a casa mi accorgo di aver comprato una taglia troppo grande, perché avevo misurato sopra la cintura... ed avevo anche tolto il cartellino...senza farmi prendere dal panico, cerco subito uno stratagemma: colla a caldo! Riattacco il filo di plastica con il cartellino al marsupio e dopo aver fatto pranzo con insalata e un panino e una doccia veloce, riparto alla volta del negozio per farmelo cambiare. Spiegato l'errore, la signora gentilissima me lo cambia senza problemi.
Sistemato il problema, riprendo la bici e mi dirigo alla stazione, con l'intento di prendere il treno per Boxtel. Infatti con Stefano ci eravamo accordati di vederci appunto a Boxtel, dove lui lavora, per approfittare della giornata di apertura prolungata dei negozi. Arrivata in stazione vado ai computer dove si fa il biglietto, provo a vedere il saldo della carta apposita che mi aveva dato Stefano ma non c'era sufficiente saldo per viaggiare, così pago in monetine e stampo un biglietto. Dovete sapere infatti che per i mezzi pubblici esiste una carta ricaricabile, dove una volta ricaricato il saldo permette di viaggiare in autobus e in treno senza preoccuparsi di fare il biglietto. Basta appoggiarla all'entrata e all'uscita agli appositi dispositivi di rilevamento che scalano la tariffa della tratta effettuata. Ovviamente se ci si dimentica di passare la carta, viene scalato l'importo più alto delle tratte possibili, in quanto appunto non è possibile sapere dove è sceso il passeggero. E per questo, se il saldo arriva sotto i 15 euro, è impossibile viaggiare, in quanto deve esserci sempre un fondo di emergenza in caso si volesse fare i furbi.
Insomma, una volta fatto il biglietto prendo il treno che sarebbe passato 3 minuti dopo, con fatica smonto la bici e salgo sul vagone dedicato a chi le porta con se.

Seconda fermata Boxtel.
Scendo, rimonto la bici, prendo l'ascensore per attraversare i binari attraverso il tunnel sospeso e lo riprendo per riscendere in strada.

Siccome era presto, giusto le 17.45, e Stefano non sarebbe uscito da lavoro prima delle 6, decido di farmi un giro.
Ero già stata a Boxtel la prima volta, Stefano ci aveva mostrato dove lavora e ci eravamo arrivati a piedi. Come procedevo riconoscevo i posti che avevo visto e fotografato e pedalando pedalando sono arrivata sotto l'azienda di Stefano.
Dopo un paio di minuti cominciano ad uscire i vari dipendenti, e alla fine esce anche Stefano, che vedendomi al cancello mi sorride e corre verso di me.
"Orecchini nuovi? Pashmina nuova? Marsupio nuovo? Ah anche il portafoglio? Vedo che ti sei divertita oggi!" eheh!
Stefano mi porta a fare un giro nella zona li intorno, mostrandomi i posti dove di solito passa la pausa pranzo. Dietro agli edifici aziendali si nasconde un parco verde con un vialone ciclabile circondato da alberi.
Poi ci dirigiamo in centro, dove ci facciamo un giro in un outlet di vestiti, in un negozio per la casa, in un erboristeria e anche in un negozio di giocattoli, essendo risaputa la passione maniacale di Stefano per i Lego.
Una volta tornati alla stazione Stefano mi mostra come ricaricare la carta elettronica per i mezzi pubblici, e scopro anche che il portafoglio che avevo comprato la mattina stessa aveva uno scompartimento esterno preciso per inserircela e passare direttamente il portafoglio sul sensore senza doverla sempre tirar fuori. Geniale!
Tornati a casa preparo la carne che avevo comprato prima di pranzo e ceniamo guardandoci un po di serie tv.

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