martedì 3 maggio 2011

3 Maggio 2011

Oggi è finalmente arrivata la bici per me! Abbiamo ordinato un'altra bicicletta richiudibile simile a quella di Stefano per poterci spostare più facilmente; specialmente nel centro di Tilburg, se non se ne possiede una, è un grosso problema perché negozi e supermercati si trovano in una zona off limits per le auto e a piedi la strada da fare è lunga. Inoltre, essendo entrambi richiudibili ci permettono di prendere il treno senza sovrattasse e spostarci da una città all'altra con il mezzo di trasporto sempre disponibile. Addio calli ai piedi!
Stamattina quando hanno suonato alla porta pensavo che fosse il corriere che me l'aveva portata, invece una volta aperto il portone mi ritrovo un signore che comincia a parlarmi speditamente in olandese. Riuscendo a fermarlo a fatica e spiegandogli che non avevo capito un acca di quello che mi aveva detto, mi ripete in inglese che chiedeva dei soldi per una specie di associazione umanitaria, 5 euro e in cambio mi regalava delle cartoline. Bah! L'ho guardato con una faccia come per dire “Ma a me vieni a chiedere i soldi?” e rispondendogli cortesemente che non avrei sganciato un euro mi sorride, mi saluta e si rimette in sella alla sua bici.
Verso le due arriva finalmente il vero corriere con la bici, mi chiede il nome per verificare se ero il vero destinatario del pacco e leggendo un nome straniero mi chiede da dove venivo.
Stefano mi ha detto che la donna che lo ha ospitato nei primi mesi non riusciva e non riesce probabilmente ancora a pronunciare il mio nome, e tentando di impararlo sbagliava sempre dicendo Frederica, Fedrerica, o addirittura Fredrerica. Ahahah! In effetti il nome ha origini tedesche quindi non è tanto sbagliato dire Frederica...Il nome Stefano invece viene pronunciato con l'accento sull'ultima sillaba, che diventa Stefàno!
E' divertente vedere le fronti corrugate degli olandesi davanti queste difficoltà linguistiche!
Comunque, apro la scatola e inizio a montarla. Il vicino di casa passando mi vede trafficare nell'atrio e mi fa “New bike?”
Aspetto che torni Stefano per testarla insieme. Alle 7 siamo pronti per andare a comprare dal brico una catena per legarla. Purtroppo non avevamo fatto i conti bene, in quanto montarla non è bastato per farla funzionare a dovere. I freni erano del tutto incollati ai cerchi delle ruote e si faceva una fatica immane a pedalare. Inizialmente non essendoci accorti del problema pensavo fosse perché le ruote erano piccole e quindi bisognava pedalare di più, poi cambiando le marce la situazione peggiorava di minuto in minuto perché anche la catena non era settata in modo appropriato. Insomma, sono arrivata al brico esausta e innervosita dal malfunzionamento delle bici su cui avevo riposto tante speranze. Stavo veramente rimpiangendo le giornate a piedi! Poi facendo a scambio bici con Stefano come aveva suggerito, mi accorgo che in realtà la sua era leggerissima. Cavolo, c'è qualcosa che non va! Che sia di lezione: mai partire per l'avventura senza aver controllato bene che tutto sia bene a posto!

1 commento:

  1. soprattutto, è importante ascoltare il fidanzato che da un'ora ti stava dicendo "facciamo cambio bici?" XD

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